Giornata per la Vita: con il Papa per la difesa dei più piccoli

La Giornata per la Vita è stata istituita dai vescovi italiani nel 1978, all’indomani dell’approvazione in Italia della legge 194 sull’aborto volontario.

Alla luce del Vangelo, la Chiesa non si rassegna e non si rassegnerà mai ad accettare l’uccisione dei bambini non ancora nati, che sono i più piccoli e i più indifesi tra gli esseri umani.

Anche Papa Francesco ha ripetuto più volte che «la difesa dell’innocente che non è nato deve essere chiara, ferma e appassionata, perché lì è in gioco la dignità della vita umana, sempre sacra» e che l’aborto «non è un male minore, è un crimine».

Alcuni articoli di Avvenire utili per una riflessione personale:

∼ Il Papa: «L’aborto non può essere presentato come diritto umano»

Accompagnare alla nascita: uno sguardo sulla persona, la mamma e il figlio

In Italia il Movimento per la vita opera da molti anni per ricordare – a livello pubblico e culturale – che ogni bambino in attesa di nascere è già “uno di noi”, ponendosi accanto alle donne in difficoltà per aiutarle a superare i tanti, troppi condizionamenti che le spingono verso l’aborto. Molte di loro, infatti, raccontano di aver interrotto la gravidanza per problemi economici, ma anche per le pressioni del partner, del marito, dei familiari, oppure perché spaventate dalla prospettiva di avere un figlio non completamente sano.

Con una vicinanza amorevole e un aiuto concreto, è possibile risvegliare nell’animo femminile lo spontaneo istinto d’accoglienza di ogni figlio e il coraggio di affrontare le difficoltà. Per questo è molto importante che l’intera comunità cristiana e civile si mobiliti per sostenere anche economicamente le molte iniziative di volontariato per la vita, come ad esempio a Milano il Movimento per la vita ambrosiano e il Centro di aiuto alla vita Mangiagalli.